“Nel mese di Luglio Alghero ha perso il 20,7% dei passeggeri rispetto allo stesso mese dell’anno scorso: ecco la differenza tra privatizzare e svendere”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia commenta i dati diffusi da Assaeroporti mentre in Consiglio regionale approda il dibattito sulla privatizzazione dello scalo. “Mortificare lo scalo catalano mentre si prepara la privatizzazione della società di gestione non è certo il miglior modo di ‘piazzarlo’ sul mercato e di ottenere il massimo beneficio possibile per la collettività. Poiché la dietrologia non appartiene alla nostra cultura né ci interessa praticarla, lo diciamo chiaramente: è solo incapacità. L’incapacità di assumere decisioni e di mantenere vivo almeno ciò che funziona già da parte di una giunta regionale che in due anni ha dichiarato di lavorare per realizzare il miglior sistema possibile, ma nel frattempo ha cancellato la continuità territoriale per le rotte minori, ha pervicacemente ostacolato le low cost, come Ryanair, e, per parlare di trasporti via mare, ha fatto da zerbino ai signori del mare di Tirrenia. Sono rimasti fermi su tutto, mettendo a rischio anche la prossima stagione, ma sulla privatizzazione hanno una gran fretta. Solo su quella. I sardi si attenderebbero altrettanta sensibilità sul potenziamento della continuità per Roma e Milano, sul ripristino della continuità per le rotte minori e sull’abbassamento della tariffe Tirrenia. Su questi punti, però, basta scorrere le quotidiane dichiarazioni della giunta regionale per comprendere che il programma è stato stracciato e che non esiste né una linea né una guida politica”.
Ad Alghero -20,7% passeggeri in Luglio. Ecco la differenza tra privatizzare e svendere.
Migranti: questo sarebbe un centro “straordinario” di accoglienza?
Quello che vedete nelle foto sarebbe il centro “straordinario” di accoglienza di Assemini: quello che, secondo quanto dichiarato nelle comunicazioni ufficiali, “oltre a svolgere le ordinarie funzioni di centro straordinario di accoglienza, assicura anche uno specifico servizio per gli sbarchi che avvengono direttamente sulle coste sarde, fornendo trasporto e prima accoglienza agli stranieri in parola, nell’attesa che si completino, comunque in pochissime ore, le procedure di identificazione e foto-segnalamento di competenza della Questura”. Siamo andati a vedere: si tratta di una villa, circondata da impalcature, intorno alla quale si aggirano i migranti. Siamo arrivati fino a lì indisturbati: nessuno controlla la situazione, nessuno vigila.
Questo è l’ennesimo esempio di uno malinteso concetto di accoglienza, che di umanitario ha ben poco. Una macchina in cui a mala pena si tiene conto di chi entra e poi non si sa neppure che fine fa. Poche settimane fa anche la stampa regionale ha denunciato pubblicamente la scomparsa di migliaia di persone, giunte nella nostra isola attraverso il mare. Senza controlli e senza criteri non solo non c’è sicurezza, ma il fine umanitario, dichiarato da chi sostiene questo sistema, viene tradito clamorosamente nei fatti. Questo è quello che lascia dietro di sé un Governo nazionale irresponsabile, incapace, che scarica tutto sui sindaci, sulle forze dell’ordine e sui volontari e che perpetua decisioni pericolose per la comunità. E il presidente della Regione non vede, non sente, non parla.
Migranti: i dati della Prefettura confermano le nostre preoccupazioni.
Quando la Prefettura afferma che la percentuale dei migranti assegnata all’isola è rispettata, ma solo perché è aumentato il numero complessivo delle persone sbarcate, la preoccupazione per una situazione ormai fuori controllo è confermata, non certo affievolita.
Se aumenta in maniera illimitata il numero delle persone sbarcate nella nostra terra, significa che le forze dell’ordine, i volontari, gli operatori sanitari non possono certo reggere un carico, che va ben oltre le possibilità e che il sistema, già al collasso, viene schiacciato del tutto. Parlare di percentuali non ha alcun senso ed è solo una finzione, un alibi per la politica del Governo Renzi, che rappresenta un pericolo per le nostre comunità, dal momento che vengono calcolate su numeri che aumentano di giorno in giorno. Non esiste alcun fine umanitario nel deviare in Sardegna masse di migranti destinate altrove, nell’utilizzare la nostra terra come zona di contenimento, addirittura come luogo di confino, destinazione di un’immigrazione senza criteri e senza controlli, come se i confini iniziassero solo da Ventimiglia o dal Brennero in su.
Bisogna avere il coraggio di denunciare il fallimento della politica del Governo Renzi, servile sul piano internazionale e incapace su quello nazionale. Da oltre un anno e mezzo chiediamo, anche con una mozione respinta frettolosamente dal centro-sinistra in aula, un intervento del presidente della Regione contro il tentativo di trasformare la nostra isola in una nuova Lampedusa. Allora con supponenza ha risposto che bastava guardare la carta geografica per capire che non era possibile. Forse la stava osservando al contrario e solo ieri ha provato a capovolgerla. Il suo cascare dalle nuvole, ormai divenuto una consuetudine perfino davanti a questioni ‘grandi come una portaerei’, il solito tardivo disappunto a mezzo stampa non serve a nulla. Alzi la voce nei luoghi in cui occorre farlo e dove finora ha taciuto o ha aperto bocca solo per dire signorsì a Renzi.
Altri 1000 migranti in Sardegna. Follia del Governo.
“Nonostante le segnalazioni del prefetto di Cagliari e dei sindaci su un sistema ormai al collasso, il Governo continua a portare nell’isola migliaia di migranti. Delle due è l’una: o Renzi è folle o cinicamente usa l’isola come muro d’Europa nel Mediterraneo per non disturbare le altre potenze europee”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia. “Gli sbarchi nell’isola – evidenzia il forzista- sono una scelta illogica, concepita solo per portare fuori rotta chi vuole raggiungere il continente europeo e foriera di tensioni ormai quotidiane. Senza controlli e senza criteri, l’accoglienza ha ben poco di umanitario e diventa strumento di business e sfruttamento da parte di soggetti bene individuati o bene individuabili. Se poi l’isola diventa anche terra di confino e destinazione perfino delle persone che sono già a Ventimiglia, è evidente che si torna indietro di decenni al famoso ‘ti sbatto in Sardegna”. Ecco perché ribadiamo la necessità che la Regione dica ‘stop’ agli sbarchi e alla politica irresponsabile di un esecutivo che, incapace di farsi ascoltare sul piano internazionale, scarica tutto sulle forze dell’ordine, sui sindaci e sui volontari. Finora però – ha concluso Cappellacci-, nonostante mozioni, interrogazioni e appelli, il presidente della Regione non è pervenuto e, dopo le passerelle al porto canale di Cagliari oltre un anno fa, è diventato un mero esecutore degli ordini di Morcone”.
Trattative UE-USA su TTIP fallite? Ottima notizia per nostro agroalimentare.
“Se dovesse essere confermata, quella sul fallimento dei negoziati UE-USA sulla “Transatlantic Trade and Investment Partnership” (TTIP) sarebbe un’ottima notizia”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commentando le dichiarazioni vicecancelliere e ministro dell’Economia tedesco, Sigmar Gabriel, rilanciate dalla stampa nazionale. “Un trattato discusso in gran segreto – ricorda il forzista- rischia di essere un’arma letale contro l’agroalimentare sardo e italiano. Quello che si stava preparando e che speriamo sia archiviato per sempre – evidenzia l’esponente azzurro- era un atto penalizzante per le nostre produzioni e le nostre eccellenze, perché finalizzato a cancellare indispensabili ‘paletti’ sulla qualità, l’origine, sulla sicurezza e quelli sulla specialità. Non solo gli agricoltori, ma anche i consumatori si troverebbero esposti alla legge del più forte, con conseguenze gravissime per un settore tradizionale della nostra economia e per i territori. Ora non bisogna abbassare la guardia e agire per scongiurare ipotesi estremamente dannose, soprattutto per le realtà più deboli. Ciò vale ancor di più per un’isola come la nostra che per rialzarsi dalla crisi economica deve puntare sui prodotti della madre terra, sulla propria specialità e sulla realizzazione di un sistema qualità della vita, che sarebbe pregiudicata da azioni scellerate come il TTIP. Per questo occorre che la politica sarda si mobiliti, sia il “reparto avanzato” di una ribellione delle nostre comunità che, a partire dalla difesa di quanto già previsto dalle leggi vigenti, anche quelle regionali, combatta politiche che, sulla spinta delle lobby, rischiano di rubare il futuro ad un settore tradizionale della nostra economia. Questa è una delle battaglie del nostro secolo. Disertarla – ha concluso Cappellacci- sarebbe un delitto contro i nostri figli, i nostri nipoti e un tradimento verso la nostra terra e i nostri padri”.
Bufale, ministri in costume da bagno e un patto fasullo.

Il ministro Galletti
“Pochi giorni dopo la messinscena della firma del patto con Renzi, volano già gli stracci”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta la sortita del ministro Galletti in Sardegna. “Emerge giorno dopo giorno la verità di un governo che fa il generoso con soldi che sono già dei sardi, spesso li blocca e poi scippa cifre doppie rispetto a quelle promesse e mai arrivate. Il tutto viene condito con le passerelle nella nostra isola di ministri in ciabatte e costume da bagno spacciate per iniziative politiche. Ogni tanto qualcuno si sveglia perché deve tarsi un tono indipendentista, ma la caratteristica di questa giunta regionale – ha concluso il forzista- è l’appiattimento totale sulle scelte del governo nazionale”.
Molentargius: ampie aree a secco, ma secondo la Giunta tutto OK…
“Dopo un anno dalla nostra interrogazione sulla siccità di una vasta area dello stagno di Molentargius rileviamo che nulla è cambiato, ma per la Giunta regionale e per l’ente Parco va tutto bene”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, dopo aver pubblicato sulla sua pagina di Facebook una serie di foto eloquenti sulla situazione nel parco cagliaritano. “Se ieri le risposte dell’assessorato all’Ambiente suscitavano non poche perplessità – prosegue il forzista-, ciò che oggi si presenta davanti agli occhi di tutti desta non poca preoccupazione e rilancia i nostri interrogativi del 2015. Ci chiediamo, e lo chiederemo nuovamente alla Giunta regionale, se i recenti lavori, che hanno visto l’intervento di ruspe e altri mezzi pesanti nel cuore dell’area naturalistica, siano stati eseguiti con tutte le cautele che il caso richiede, se la Giunta regionale intenda compiere urgentemente accurate verifiche sui livelli idraulici e sull’alimentazione delle due idrovore che portano l’acqua dal mare e se la situazione di siccità costituisca un pericolo per le specie protette che popolano il parco. Aspettiamo risposte serie – ha concluso Cappellacci- e non solo rassicurazioni, che non tranquillizzano nessuno”.
Tutte le bugie di Pigliaru & C. sui soldi dei sardi e sugli accordi-patacca.

1. Se i conti sono a posto perché Pigliaru non ha ancora presentato il rendiconto?
2. Le norme di attuazione che sbandiera sono una versione molto meno conveniente di quelle proposte da noi, compreso il riconoscimento dell’inapplicabilità delle riserve erariali e il diritto alle entrate dei giochi ottenuti grazie a un ricorso presentato e vinto da noi nanti la corte costituzionale
3. L’assessore al bilancio si vanta di aver recuperato 900 milioni di arrettrati, ma in bilancio avevo accertato e messo a bilancio oltre 1.200 milioni di residui attivi. La verità è che ha concordato con il governo Renzi la cancellazione di 300 milioni di crediti: soldi già spesi, altro che maggiori entrate! In italiano si chiama buco.
4. Ma quali 140 – 180 milioni in più a regime. La resa di Pigliaru sulla vertenza non porterà neanche un euro in più alla Regione per il semplice fatto che tutte le nuove e maggiori entrate venivano contabilizzate già dal 2010
5. Non sono non sfila un solo euro in più rispetto a quanto ottenuto in passato ma, a dirla tutta ha generosamente offerto allo Stato la cancellazione di una nostra entrata (la quota compensativa concessa a suo tempo da una legge statale ancora vigente alla Regione per la sopressione del bollo sulle patenti). Neanche la Ragioneria dello Stato aveva osato farlo, adesso non solo non prenderemo più i 26 milioni all’anno di quell’entrata ma dobbiamo pure cancellare quelli messi a bilancio dal 2010.
6. Sempre l’assessore alle Bufale parla di un aumento dei pagamenti ma mette a raffronto il 2014 con il 2015. Entrambi gli anni sono stati gestiti da lui, che genio! Nel 2014 avrebbe fatto peggio che nel 2015. Vuole un applauso? Perchè invece non prende a riferimento il 2013 e soprattutto perchè non specifica a quanto ammontano i pagamenti a valere sulle risorse regionali. È convinto che siano tutti deficienti?
7. Parla del pareggio di bilancio, quello dell’accordo patacca del 2014 (di questo pareggio di bilancio, noi ne stavamo contrattando uno molto diverso), come di una conquista epocale. Perchè non lo spiega ai suoi colleghi e ai presidenti di tutte le altre regioni ordinarie e speciali che hanno fatto di tutto per scongiurarlo? Con il patto di stabilità lo Stato ci versava per cassa 300 milioni in meno (che non avremo potuto spendere per le regole del patto) ma che comunque rimanevano nostri e potevamo accertare regolarmente (senza contare che su nostro ricorso la Corte Costituzionale aveva già sentenziato che il Governo avrebbe dovuto adeguare il livello della spesa regionale e che il parlamento aveva approvato una norma in tal senso). Adesso grazie al suo “straordinario acume” possiamo spendere tutto quello che incassiamo (si fa per dire, le regole del pareggio sono più invasive di quelle del patto ): peccato che prima abbia concordato con lo Stato un taglio di 700 milioni delle nostre compartecipazioni (detto in altri termini 700 milioni in meno per competenza e 400 milioni in meno per cassa). Un vero affare!
A questo punto, per chi si stesse chiedendo perchè non si trovano più i soldi per la sanità non ci vuole molta fantasia per comprenderlo.
Basta con le balle
S. Stefano e migranti: Pigliaru ci fa o ci è?
“Pigliaru ci fa o ci è?” Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, interviene nuovamente sulla vicenda di S. Stefano. “Non è possibile che davanti ad una questione di questo calibro il presidente della Regione caschi dalle nuvole e, fatto insolito, per uno che tiene una conferenza stampa al giorno, non spiccichi mezza parola e affidi a voci vicine alla Presidenza l’unico commento disponibile per l’opinione pubblica. Delle due è l’una: o la Giunta regionale era al corrente o è assolutamente inadeguata a svolgere il proprio ruolo. Un anno e mezzo fa – ricorda Cappellacci- lo stesso presidente della Regione chiese un pronunciamento del Consiglio perché era imminente una sua convocazione da parte del Governo sui vincoli militari su S. Stefano, ma, nonostante il sostegno dell’Aula, arrivò prima lo schiaffo del ministro Pinotti, durante la sua missione balneare in Sardegna, e poi la proroga al 2019 con un decreto calato dall’alto e con un presidente che anche allora cascò dalle nuvole. Dopo i tavoli aperti, riaperti sempre con squilli di trombe, questi sono i risultati. Lo sottolineiamo noi – osserva Cappellacci- che certamente siamo tutt’altro che antimilitaristi, a differenza dei tanti che, dopo aver promosso delle crociate, le disertano puntualmente. Il cascare dalle nuvole sembra essere la costante di un presidente e di una giunta che non battono ciglio davanti ai trasferimenti di migranti da Ventimiglia all’isola per questioni di ordine pubblico, ai continui sbarchi, alla sottrazione di risorse alla nostra terra da parte di un governo avaro e vampiro verso i sardi. L’istituzione regionale è stata ridotta a pura e semplice grancassa degli annunci a vuoto di un Renzi, in crisi di nervi e di consensi man mano che si approssima l’appuntamento con il referendum. Più passano i giorni – ha concluso Cappellacci- più emergono i reali contenuti del patto contro la Sardegna firmato da Renzi e Pigliaru”.
Migranti: basta trasferimenti da Ventimiglia alla Sardegna.
“Stop ai trasferimenti di migranti da Ventimiglia alla Sardegna”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, ribadisce la netta contrarietà ad un’operazione che non ha nulla di umanitario e che rappresenta la vergognosa riedizione del ‘ti sbatto in Sardegna’. “In questo caso – prosegue l’esponente azzurro- l’accoglienza non c’entra nulla perché si tratta di persone già presenti sul suolo nazionale e non salvate dal mare. La Sardegna non può essere trasformata in una sorta di campo di isolamento, di muro d’Europa sul Mediterraneo da parte di un governo che si ricorda dell’isola solo in queste occasioni. Peraltro – aggiunge il forzista- tutto questo avviene in un momento in cui sia il prefetto di Cagliari che i sindaci hanno rappresentato una situazione già al collasso con gravi problemi anche sul fronte della sicurezza e sanitario. L’unico silente e accondiscendente è un presidente della Regione ormai dedito solo a ossequiare Renzi e il suo codazzo di incapaci. Il confino in Sardegna dei migranti è una scelta illegittima, cinica, assurda, che prosegue vigliaccheria di Renzi di scaricare tutto sulle forze dell’ordine, sui volontari, sui comuni pur di non disturbare i partner europei”.
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