Accolto il nostro ordine del giorno su emergenza maltempo. Ora i fatti.

Subito al lavoro per dare risposte al mondo delle campagne e alle comunità colpite”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore di Forza Italia, commentando l’accoglimento dell’ordine del giorno sull’emergenza Sardegna, presentato insieme ai colleghi Cortellazzo e Sozzani nell’ambito del dibattito sul decreto Genova. “Gli eventi di Ottobre – evidenzia Cappellacci- hanno colpito gravemente territori vulnerabili, ancora una volta con il sacrificio della vita di una giovane madre e hanno duramente provato il mondo delle campagne. Secondo le prime stime – prosegue l’esponente azzurro- si parla di danni per oltre 30 milioni di euro per il comparto agricolo. Da qui la richiesta di porre in essere tutte le azioni necessarie per sostenere i pastori e gli agricoltori della Sardegna, di attivare le procedure di emergenza per le comunità colpite e di un piano straordinario per affrontare l’emergenza infrastrutturale, a partire dallo sblocco delle opere già programmate o avviate ed ancora incompiute. Un appello accolto dal Governo, che ha recepito l’ordine del giorno. “Prendiamo atto con soddisfazione degli impegni assunti dall’esecutivo – ha concluso Cappellacci- ed ora attendiamo e vigiliamo affinché dagli impegni si passi ai fatti. Dai banchi dell’opposizione eserciteremo un ruolo sano è propositivo di proposta, di sollecitazione nell’interesse delle comunità che oggi chiedono alla politica di uscire dalle dispute ordinarie per occuparsi solo di soluzioni operative”.

Il testo dell’ordine del giorno

AC 1209-A

ORDINE DEL GIORNO.

La Camera dei Deputati,

premesso che:

il 10 e l’11 Ottobre la Sardegna è stata colpita da un evento calamitoso di straordinaria entità, che ha provocato ingenti danni, e che è avvenuto in uno scenario già oggetto di fenomeni meteorologici eccezionali accaduti nei mesi estivi e, per quanto riguarda la zona meridionale dell’isola, di una precedente alluvione nel 2008;

tale evento ha mietuto una vittima, una giovane madre di Assemini (nella città metropolitana di Cagliari), e ha cagionato danni ingentissimi a beni e servizi;

si sono verificati altresì danni alle infrastrutture ed in particolare il crollo di un tratto della Strada Statale n. 195, che fino al ripristino urgente avvenuto quattro giorni dopo ha determinato disagi rilevantissimi per le famiglie e per le imprese;

il fatto ha evidenziato nuovamente, se ancora ce ne fosse bisogno, la carenza infrastrutturale sofferta dalla Sardegna, tanto grave da assumere essa stessa i connotati di una “emergenza permanente”;

nelle zone colpite con maggiore violenza, infatti, sono ancora incompiute sia le opere già avviate che quelle programmate per la viabilità e per mitigare il rischio idrogeologico;

tra i settori che più hanno patito le conseguenze dell’alluvione sicuramente vi è l’Agricoltura: le aziende sono rimaste isolate per giorni per via dell’interruzione della viabilità, numerosi pastori hanno potuto raggiungere i propri ovili soltanto dopo alcuni giorni e si sono registrati casi di animali morti o irreperibili. A questi danni si aggiungono quelli alle colture, alle strutture, ai mezzi per un ammontare che, secondo le prime stime delle associazioni di categoria, ha superato cinque milioni di euro;

con delibera n. 50/1 dell’11 Ottobre 2018 la Regione Autonoma della Sardegna ha deliberato “la sussistenza dello stato di emergenza, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi il 10 e l’11 ottobre 2018, nei territori corrispondenti alle zone di allerta: Iglesiente, Campidano e Flumendosa-Flumineddu, e di attivare la richiesta al Presidente del Consiglio dei Ministri, per la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale ai sensi dell’art. 24 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 e dell’art. 9 della legge regionale 17 gennaio 1989, n. 3” e di “conferire mandato alla Direzione generale della Protezione civile per la predisposizione di una apposita Relazione tecnico-illustrativa, in conformità agli indirizzi di cui alla Direttiva del Consiglio dei Ministri del 26 ottobre 2012”.

impegna il Governo:

in conseguenza degli eccezionali eventi calamitosi avvenuti in Sardegna il 10 e l’11 ottobre 2018, a valutare di porre in essere tutte le iniziative necessarie a sostenere il settore agricolo ed in particolare quelle afferenti allo stato di emergenza, anche predisponendo un piano per affrontare l’emergenza infrastrutturale, a partire dallo sblocco delle opere già programmate o avviate.

CAPPELLACCI, CORTELAZZO, SOZZANI