Sanità: direttore AREUS ha fatto esperienza ad un G8 mai avvenuto?

img_5410

“La goffa smentita di Arru conferma e peggiora la situazione”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia commenta la risposta dell’assessore alla Sanità alle perplessità sui titoli del nuovo direttore dell’AREUES. “Come si fa – prosegue Cappellacci- a dire che ‘era stato scelto per la direzione del G8’ de La Maddalena? Premesso che il G8 poi si è svolto a L’Aquila, e ciò basterebbe a dimostrare l’inconsistenza degli argomenti di Arru, anche se fosse avvenuto nella nostra isola non sarebbe stato di competenza dell’allora direttore generale Lenzotti né si capisce da chi sarebbe stato ‘scelto’ in tale occasione. Infatti un direttore generale – prosegue l’esponente azzurro- non partecipa a coordinare le emergenze ospedaliere né territoriali, ma lo fanno i direttori delle strutture interessate. La normativa nazionale sui criteri per l’organizzazione dei soccorsi sanitari durante i grandi eventi (D.M. 12 Febbraio 2003, al punto 1.8) recita chiaramente che è la centrale operativa del 118 a raccordarsi con le strutture territoriali ospedaliere e le istituzioni pubbliche e private che cooperano nella risposta per l’emergenza. In caso di emergenza è il responsabile del 118 la figura presente nel centro di coordinamento soccorsi per svolgere i compiti assegnati alla funzione 2 (responsabile della Sanità). La Giunta avrebbe potuto scegliere uno degli idonei, e ce ne sono tanti, che hanno maturato esperienze in questo campo. Se avesse indicato genericamente ‘un manager’ senza prevedere ulteriori caratteristiche, la figura prescelta rientrerebbe perfettamente nell’identikit del direttore generale dell’AREUS e nessuno solleverebbe obiezioni. Nel momento in cui per ricoprire tale ruolo giustamente ha richiesto esperienza diretta in questo specifico campo, le nostre perplessità sulla mancanza di titoli sono confermate dalle dichiarazioni dell’assessore. Più che una questione politica è una questione di buon senso, vista la delicatezza della materia dell’emergenza e urgenza. In ogni caso, il G8 in Sardegna non si è fatto e non può costituire un titolo. La Giunta – ha concluso Cappellacci- revochi subito in autotutela una nomina che potrebbe essere illegittima e  indichi una delle tante figure che sono in possesso dei requisiti per poter guidare l’AREUS”.

Sanità: nomina direttore AREUS illegittima?

img_5410

“La nomina del direttore dell’AREUS potrebbe essere nulla per mancanza dei titoli necessari, indicati dalla stessa Giunta nel bando per ricoprire tale ruolo”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, che preannuncia un’interrogazione in Consiglio regionale. “A suscitare forti perplessità sono proprio le dichiarazioni alla stampa dell’assessore Luigi Arru, che vagheggia una fumosa distinzione tra una figura ‘manageriale’ ed una ‘professionale’. In che cosa consiste  questa ‘managerialità’ che avrebbe prevalso sulla professionalità e in base a quali parametri è stata valutata? C’era forse una figura che, in base ai criteri individuati, era più adatta al ruolo ed è stata scartata con un criterio tanto vago da prestarsi a interpretazioni ‘politiche’ tanto spinte da arrivare all’arbitrio e addirittura ad uscire fuori dalla strada indicata dal bando? Ci risulta invece che nel curriculum del direttore prescelto non sussistano titoli espressamente indicati,  come ad esempio l’esperienza nella gestione delle maxiemergenze, ovvero situazioni di allerta, eventi calamitosi o catastrofici, e che ci sia un problema di termini anche per quanto attiene alla esperienza da direttore sanitario a Sassuolo, perché avvenuta in epoca antecedente a quella prevista.  Insomma, dal punto di vista politico il quadro conferma che la nomina è frutto di una zuffa politica tra opposte correnti del PD, con la corresponsabilità delle altre forze di maggioranza che hanno sempre richiesto la nomina di professionisti dell’isola purché in possesso dei requisiti e che invece hanno assistito alla rissa senza battere ciglio. Ma questa procedura potrebbe avere anche un risvolto dal punto di vista della legittimità: invitiamo con la massima determinazione l’esecutivo a verificare la sussistenza dei requisiti nella figura nominata e, nel caso fossero confermati i dubbi, revocare subito l’atto in autotutela”.

Pigliaru dica la verità: lui ha permesso al Governo di scippare 3 miliardi ai sardi.

Renzi_Pigliaru

“Pigliaru dica la verità: la Sardegna subisce lo scippo di 3 miliardi e 300 milioni perché lui, che oggi fa finta di niente, ha accettato gli accantonamenti”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore reginale di Forza  Italia, commenta le dichiarazioni del presidente della Regione al convegno della CEI sul lavoro. “Con l’accordo firmato nel 2014 con il Governo Renzi il presidente ha ritirato i ricorsi presentati da noi, compreso quello identico ad uno promosso dalla Valle d’Aosta che ha vinto e sta ottenendo la restituzione dei soldi, di fatto rinunciando a quanto dovuto alla nostra isola. A differenza di altre Regioni – prosegue Cappellacci-, Pigliaru non ha inserito neppure una clausola per evitare nuovi scippi futuri e ora l’isola paga le conseguenze di una condotta servile e assurda. Insomma, ha consegnato il salvadanaio dei sardi al Governo centrale. Il presidente continua a tenere una condotta servile quando chiede solo 300 milioni e non i 3,3 miliardi dovuti. Quando invita a battersi, cominci dalla verità e soprattutto difenda la Sardegna dal Governo, non viceversa. Non si può condurre una battaglia – ha concluso Cappellacci- sventolando la bandiera bianca in segno di resa”.

Sanità, Cappellacci: rissa per posti di potere tra comari eccellenti del PD.

pigliaru_francesco

“Dietro la foglia di fico della finta riforma sanitaria c’è la miserabile lotta per lottizzare ogni centro di potere da parte di un partito democratico che, consapevole che l’esperienza di governo è ormai agli sgoccioli, tenta di avvinghiarsi ad ogni poltrona che rappresenti un centro di potere”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta la nomina all’AREUS del direttore gradito all’assessore Arru. “L’unica emergenza e urgenza che preoccupa questi signori – prosegue l’esponente azzurro- è l’emorragia di consensi di un partito e di una coalizione che ha mal governato, che non ha una linea condivisa e che si regge solo su logiche spartitorie stile Prima Repubblica. La nomina dell’AREUS è diventata così l’occasione per una vera e propria rissa da osteria, con un presidente della Regione ostaggio delle correnti di partito e ridotto al ruolo di un vero e proprio “vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro’. Aveva promesso una sanità libera da condizionamenti della politica ed è lui il primo, insieme al suo assessore, a mostrare il volto ipocrita di una politica che vuole tenere ben salde le mani dentro la macchina sanitaria. Ora vedremo la nuova direzione alla prova dei fatti e lo stesso vale per l’assessore, al quale non finiremo di chiedere chiarezza sullo scandaloso bando sull’elisoccorso, che costa molto di più per offrire molto meno alla cittadinanza. La Legislatura – ha concluso Cappellacci- è finita già da un pezzo, la maggioranza sul piano politico non esiste più ed esiste solo sul piano numerico perché non passa giorno che Pigliaru non tiri un brandello di Sardegna ad una coalizione divisa su tutto e unita solo dal potere fine a sé stesso”.

Aerei: tempo scaduto, servono decisioni concrete.

aereo

“Nei giorni in cui aveva previsto la partenza della nuova CT1, la Giunta è costretta a chiedere la proroga di quella vigente, varata da noi nel 2013, perché ha clamorosamente fallito ogni obiettivo”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta il decreto di proroga per Alghero e Olbia, che segue quello per Cagliari. “Prima hanno cancellato le rotte minori della cosiddetta CT2 senza proporre nessuna alternativa e tre anni dopo hanno rovinato pure la CT1 per Roma e Milano. Dopo anni di pomposi annunci ai quali non sono mai seguiti i fatti – prosegue il forzista-, si lavori per raggiungere l’obiettivo, smettendola con il ‘ce lo chiede l’Europa’, con le suppliche e facendo valere i nostri diritti. Non risulta infatti – prosegue l’esponente azzurro, citando il regolamento comunitario del 2008- che per la nostra isola ci sia la possibilità ‘di ricorrere ad altre modalità di trasporto’ né tantomeno ‘l’idoneità  di queste ultime a soddisfare il concreto fabbisogno di trasporto, in particolare nel caso in cui i servizi ferroviari esistenti servano la rotta previsa con un tempo di percorrenza inferiore a tre ore e con frequenze sufficienti, coincidenze e orari adeguati’. Delle due è l’una: o i burocrati di Bruxelles ci fanno vedere come sono capaci di raggiungere la Penisola in treno o con altro mezzo che garantisca i requisiti citati dal regolamento o devono accettare la nostra continuità territoriale. Ma soprattutto la Giunta deve capire che quando si rivolge a Bruxelles e a Roma rappresenta un intero popolo, non un partito o una corrente di esso. E allora tiri fuori dal cassetto anche la CT2 per le rotte minori già preparata da noi per farla ripartire e porre fine alla sciocchezza di far fare itinerari più costosi e lunghi ai sardi e ai visitatori che vogliono raggiungere l’isola. Il tempo delle lezioncine inutili è scaduto– ha concluso Cappellacci-, servono decisioni concrete”.

Una nuova Autonomia: più Sardegna in Italia e in Europa.

zonafranca_roma

“I referendum del Veneto e della Lombardia rappresentano una seconda vittoria dei territori verso una visione centralista dello Stato, avvenuta a poco meno di un anno di distanza da quella del referendum costituzionale”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta il risultato della consultazione popolare avvenuta in Veneto. “E’ la conferma – prosegue l’esponente azzurro- che le riforme devono partire da una riscoperta delle specificità come elemento di ricchezza, dal rispetto delle identità e non dalla sopraffazione delle stesse. Se il giorno dopo il voto il Veneto rivendica i 9/10 delle tasse, la Sardegna deve affrontare la sfida autonomista anziché continuare a subirla per chiedere anzitutto il rispetto di quanto già previsto nel nostro Statuto e soprattutto un rilancio della nostra specialità che incida nel quotidiano dei diritti  dei sardi e principalmente sui trasporti, la zona franca, l’energia, la cultura. L’attuale maggioranza di centro-sinistra non ha voluto cogliere il segnale forte lanciato dal popolo sardo, che nel 2016 ha espresso un dissenso alla riforma centralista di Renzi ancora più marcato rispetto a quello rilevato a livello nazionale e che ha svergognato la linea arrendevole di un presidente della Regione che ha rinnegato la nostra storia autonomistica. Lo stesso presidente Pigliaru che con l’accordo disonorevole del 2014 si è fatto soffiare 3 miliardi e mezzo di entrate dovute dallo Stato alla nostra terra. Questa è una partita – sottolinea Cappellacci-, che bisogna giocare all’attacco, se non vogliamo che la nostra isola, sia relegata ad un ruolo marginale. Si apre una stagione che deve portare alla Terza Repubblica e che deve condurre a costruire una nuova Autonomia per rendere la Sardegna più forte in Italia e in Europa. Chi, come il centro-sinistra isolano, non ha compreso questo passaggio o non lo vuole comprendere perché concentrato sui posizionamenti e sulle tattiche di palazzo, rischia di provocare danni incalcolabili alla nostra terra. Pigliaru e i suoi hanno deposto la bandiera autonomista – ha concluso Cappellacci-, è ora di riprenderla e di contribuire ad avere più Sardegna in Italia e in quell’Europa che deve diventare l’Europa dei popoli sognata dai nostri padri e dai nostri nonni”.

I pasticcioni sinistri hanno azzerato la continuità territoriale.

aereo

“Ecco gli effetti della continuità ‘zero’ di Pigliaru e compagni”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta il caos-voli provocato dalla Giunta regionale. “Nell’Ottobre del 2014 – ricorda l’esponente azzurro- il centrosinistra ha cancellato in tutti gli scali sardi la continuità aerea per Verona, Torino, Bologna e Napoli (la cosiddetta “CT2”), tre anni dopo ha smantellato quella per Roma e Milano senza adottare nessuna soluzione alternativa e di fatto lasciando in balia delle compagnie sia il diritto alla mobilità dei sardi sia le aspirazioni turistiche della nostra terra. Non va certo meglio sul fronte del trasporto marittimo – sottolinea il forzista-, perché mentre prosegue l’indagine dell’Antitrust su Moby e Tirrenia, il Governo e la Giunta regionale dimenticano di chiedere la revisione della Convenzione, che sarebbe dovuta avvenire due anni fa. Particolarmente grave è l’amnesia del presidente della Regione e del centro-sinistra sardo – evidenzia Cappellacci- perché in virtù della sentenza n. 230 del 2013, ottenuta grazie ad un ricorso della mia Giunta, la Sardegna ora non può più essere esclusa dalle decisioni sui collegamenti marittimi. E i prezzi visti in questi anni non sono certo quelli annunciati dal duo Renzi-Onorato dal palco della Leopolda, ma quelli verificabili ogni giorno dai sardi e dai visitatori. Intanto Tirrenia continua a incassare 73 milioni di euro di soldi pubblici ogni anno, ma per Pigliaru e compagni il problema erano le navi della flotta sarda. Insomma – ha concluso Cappellacci- loro da che parte stanno?”

 

Zona franca, Cappellacci(FI): è autentica battaglia autonomista.

Zona franca, trasporti, entrate: servono scelte coraggiose per la Sardegna.

Pubblico uno dei miei interventi al confronto organizzato dal Partito Sardo d’Azione e dal movimento “La Base”.

Accantonamenti: Pigliaru mantiene posizione, in ginocchio.

“E i restanti 3 miliardi?” Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, replica alle dichiarazioni del presidente Pigliaru sulla questione accantonamenti. “Il Governo – evidenzia Cappellacci- ha fregato illegittimamente 3 miliardi e 300 milioni ai sardi, Pigliaru parla solo di circa 700 milioni e per giunta chiede solo 300 milioni? Non solo nel 2014 ha firmato l’accordo ‘patacca’ con cui ha ritirato tutti i nostri ricorsi e rinunciato ai soldi dovuti dai sardi, ma ora mantiene la stessa posizione, che è di totale asservimento, e persevera con una linea che ha danneggiato in maniera gravissima la nostra isola. Ha pure la faccia tosta di contrabbandare una resa incondizionata come se fosse una battaglia epica? Occorre invece stracciare l’accordo Pigliaru-Padoan e – ha concluso Cappellacci- aprire una nuova vertenza entrate per recuperare il maltolto”.