Treni, Cappellacci(FI): “Soppressione fermate penalizza piccole comunità”.

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“Occorre tutelare il diritto alla mobilità anche all’interno della nostra isola. La soppressione delle fermate dei treni e i nuovi orari penalizzano molte piccole comunità e lasciano a piedi o costringono a rimediare un’alternativa al trasporto su rotaia numerosi pendolari”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci coordinatore regionale di Forza Italia, raccogliendo l’allarme lanciato dal sindaco di Monti e da altri primi cittadini, che hanno chiesto che Trenitalia ritornasse sui suoi passi. “Anche gli orari – sottolinea il forzista- risultano incompatibili con le esigenze di chi ha necessità di spostarsi per motivi lavorativi, professionali o di studio. Ogni decisione sia calibrata sulle reali esigenze dei territori e solo dopo aver ascoltato i sindaci e i rappresentanti istituzionali dei territori interessati. Chiediamo al presidente della Regione di affrontare in prima persona la situazione, convocando un confronto urgente con Trenitalia affinché si scongiuri l’ipotesi di un doppio binario per cittadini di serie A ed altri di serie B”.

Il rispetto per altre religioni non può essere autocensura.

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“Pessimo messaggio: non si può insegnare ai nostri figli che, in nome di un malinteso concetto di tolleranza, il rispetto di una religione passi attraverso l’autocensura preventiva delle nostre tradizioni e del credo di molti italiani”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta  la mancata autorizzazione della visita pastorale del Vescovo in una scuola di Sassari. “Occorre educare al rispetto delle differenze e non a quella negazione reciproca delle stesse, che aumenta le tensioni anziché favorire la convivenza. Non è pensabile – prosegue l’esponente azzurro- che una religione venga etichettata come ‘offesa ad un’altra’ e che si assumano comportamenti da integralismo laicista. Né è pensabile che in Italia la libertà religiosa e quella di espressione siano garantire a tutti, ma non a chi si riconosce nella tradizione cattolica. Chiederemo al ministro Giannini e all’assessore della Giunta Pigliaru di intervenire per bloccare questa singolare emulazione del caso Rozzano e garantire quello che in Italia dovrebbe essere pacifico: la piena libertà di seguire le nostre tradizioni”.

Deposito nucleare: che fine ha fatto la “trasparenza” del Governo?

interrogativo“Sulla vicende del deposito nazionale delle scorie radioattive è calato un silenzio che stride con le promesse di trasparenza dei ministri di turno e che non deve diventare l’anticamera della vecchia logica di mettere le popolazioni davanti al fatto compiuto”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia-Sardegna, che nel Marzo 2015 presentò la mozione contro la collocazione in Sardegna del sito, da cui scaturì un ordine del giorno unitario, approvato dal Consiglio regionale. . “Finora – sottolinea l’esponente azzurro-, mentre non c’è stata nessuna trasparenza, Sogin e Governo hanno abbondato con la propaganda su stampa, manifesti e tv, con una campagna firmata da Saatchi e Saatchi e con il contributo di Cattleya, costata 3,2 milioni di euro. Nel frattempo la Sogin il 2 gennaio 2015 ha consegnato all’Ispra la mappa delle località potenzialmente idonee, il 13 marzo l’Ispra ha inviato la sua relazione ai ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico. Il 16 aprile i ministeri hanno richiesto non meglio precisati approfondimenti. Arriviamo così al il 21 luglio, quando i due ministeri comunicano che entro fine agosto sarebbe iniziata la consultazione pubblica con enti locali e popolazione per definire, secondo loro, consensualmente dove costruire il deposito. Siamo arrivati a Dicembre e sulla vicenda è calato un silenzio assordante.  Per quanto riguarda la Sardegna – evidenzia Cappellacci- l’unico segnale è una dichiarazione di settembre del sottosegretario della Presidenza del Consiglio, Luca Lotti, che a margine della festa de L’Unità  più o meno disse così: “Non posso giurare né garantire nulla”. Insomma, la solita dichiarazione in cui un politico parla per non dire nulla. A questi signori, a tutti i coloro i quali da un lato negano la trasparenza e dall’altro fanno propaganda, ricordiamo che la Sardegna ha già detto un chiaro e netto No al deposito di scorie radioattive nell’isola. Nessuno confidi nella distrazione dell’opinione pubblica e soprattutto nessuno osi sfidare, con consultazioni-farsa o operazioni di pseudo-partecipazione, una volontà popolare espressa in maniera chiara e netta con un voto democratico”.

CAPPELLACCI(FI): RESTITUIRE BUONCAMMINO ALLA CITTA’ DI CAGLIARI.

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“Buoncammino deve essere restituito alla città di Cagliari e deve essere reso fruibile per il pubblico”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commentando le notizie riguardanti il trasferimento nell’immobile di alcuni uffici statali. “E’ inaccettabile – prosegue l’esponente azzurro- che ad un anno dal trasferimento dei detenuti ad Uta lo Stato si riprenda un angolo storico di Cagliari, sottraendolo ancora una volta alla città. Sempre un anno fa – prosegue Cappellacci- Forza Italia ha presentato una mozione per impegnare il presidente della Regione affinché facesse valere l’articolo 14 dello Statuto e promuovesse un’azione determinata per la rivendicazione del bene. Non ci interessano né battibecchi né comunicati stampa, ma atti. C’è una volontà politica di restituire questi ed altri beni alla città ed alla Sardegna o no? Se c’è – ha concluso il coordinatore azzurro-, allora si usino tutti i mezzi, politici e anche giurisdizionali per ottenere il risultato”.

Master plan aeroporto di Cagliari: perché la Regione tace?

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“Per perfezionare l’intesa Stato Regione sul master plan dell’aeroporto di Cagliari-Elmas manca solo la posizione della Regione. Che cosa stanno aspettando?”. Lo domanda Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia. “Non solo la Regione Sardegna non ha partecipato alla terza conferenza di servizi del 27 Luglio 2015, alla quale risulta assente anche il Comune di Cagliari, ma circa dieci giorni fa il Ministero ha inviato una nota con cui richiede che sia espressa una posizione “unitaria” e “definitiva”. Se il Comune di Elmas, nella persona del sindaco, che peraltro è anche un consigliere regionale di maggioranza, ha espresso il proprio parere negativo, la posizione della Regione è ancora sospesa ed è quella che sta causando una fase di stallo incomprensibile. Attendiamo una risposta che sia confortata dall’adozione di atti concreti, non dal solito comunicato inutile sul piano pratico”.

Chimica verde: Renzi ci metta la faccia.

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“Nel 2011, quando firmammo l’accordo per la chimica verde e avviammo un piano avveniristico per la Sardegna, la sottoscrizione avvenne a Palazzo Chigi. Oggi come allora, bisogna pretendere il coinvolgimento del Governo e in particolare del suo massimo rappresentante”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia Sardegna. “La difesa di quel progetto, fondamentale per la nostra isola, non può avvenire per proclami, presunte interlocuzioni o attraverso i soliti comunicati stampa estemporanei. La Giunta, finora rimasta spettatrice, chiami in causa la massima rappresentanza del Governo per pretendere il rispetto di tutti gli impegni da parte di ENI. Pigliaru intervenga in prima persona, riprenda in mano un piano lasciato in balia degli eventi e ci metta la faccia, pretendendo che Renzi faccia altrettanto”.

Migranti, Cappellacci(FI): Sistema accoglienza irrazionale alimenta tensioni.

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“Sono trascorsi sei mesi dal giorno in cui il centrosinistra ha respinto in aula la nostra mozione sulla questione migranti. Dai banchi dell’opposizione, ci siamo fatti carico noi di quell’iniziativa, che sarebbe dovuta partire da chi ha la responsabilità di governo. Non solo hanno respinto il nostro contributo costruttivo, ma in più non hanno sentito in tutto questo tempo il dovere di elaborare una proposta alternativa”. Lo ricorda Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, dopo l’ennesimo episodio di tensione avvenuto a Cargeghe. “Chiedevamo l’immediata convocazione di un vertice urgente con il Governo, la revisione degli accordi precedentemente sottoscritti al fine di rivendicare mezzi e risorse per affrontare l’emergenza, un’equa distribuzione dello sforzo sostenuto da ciascuna Regione per scongiurare l’ipotesi che la Sardegna diventasse in maniera tacita una sorta di grande centro di accoglienza nazionale. La proposta è stata etichettata come “razzista” da una maggioranza che predica l’apertura al mondo, ma ha serie difficoltà a confrontarsi perfino con chi è seduto a pochi metri di distanza da loro nell’aula consiliare. Il risultato? Nessun confronto con l’esecutivo nazionale, una revisione degli accordi in senso peggiorativo, nessuna garanzia su risorse e mezzi tanto che, anche alla luce degli eventi odierni, ci sarebbe da chiedere quale sia la situazione delle spesa in questa delicata materia. La Sardegna viene lasciata in balia degli eventi, con volontari, forze dell’ordine e singoli cittadini abbandonati a fare i conti a tu per tu con il problema. Il sistema dell’immigrazione indiscriminata, senza razionalità, tradisce ogni fine umanitario e penalizza sia la Sardegna che gli stessi migranti. Portarli in Sardegna è illogico, perché mette nuovamente il mare tra loro e la destinazione cui sono diretti, con tensioni prevedibili e difficilmente controllabili. Sollecitiamo ancora una volta il presidente della Regione affinché metta da parte la politica “dello struzzo” e chieda un incontro urgente al Governo per chiedere impegni stringenti, opponendosi a nuovi sbarchi – ha concluso l’esponente azzurro- se non ci saranno fatti concreti da parte di Roma”.

Aerei, dopo due anni da Pigliaru solo annunci e taglio CT2

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“Dopo quasi due anni la Giunta degli annunci manda un comunicato al giorno, ma finora l’unico risultato ottenuto da Pigliaru & c. è la cancellazione della continuità territoriale 2, quella per le rotte minori”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta le ennesime esternazioni dell’esecutivo regionale sulla continuità territoriale aerea 2. “Non solo non hanno monitorato una CT1, quella per Roma e Milano, già attiva con la tariffa unisca scontata, ma proprio un anno fa una letterina hanno chiesto al Governo di abrogare la nuova continuità sulle rotte minori che, su nostra delibera, era già in un decreto ed era pronta per i bandi. Mesi e mesi fa abbiamo chiesto chiarimenti con un’interrogazione che ancora giace in attesa di risposta, perché anche su questo l’efficienza dei prof è solo quella delle parole.  Il risultato è verificabile da chiunque provi a prenotare per Bologna, Verona, Napoli, Torino. Né è accettabile che il Governo se la cavi con una piccola mancia: occorre rimuovere il gravissimo errore fatto nel 2006 dal duo Soru e Pigliaru, allora in qualità di assessore, che accettarono il bidone di Prodi, accollando alla Sardegna i costi dei trasporti aerei. Se la Sardegna fa parte dell’Italia – ha concluso Cappellacci- la continuità territoriale e i trasporti sono questione nazionale e devono essere sostenute totalmente con risorse nazionali”.

Mai più un carcere all’Asinara.No a jihadisti in paradiso terrestre.

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“Mai più un carcere all’Asinara”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commentando la proposta del segretario del SAPPE. “Quella dell’Asinara come sito per detenuti è una storia chiusa – prosegue l’esponente azzurro- e la Sardegna ha già avviato un percorso orientato al turismo sostenibile, che auspichiamo prosegua nonostante il cambio di maggioranza in Regione e la vicenda grottesca commissariamento infinito della Conservatoria delle Coste. Noi abbiamo attivato in collaborazione con la Conservatoria delle Coste dei percorsi per realizzare l’albergo diffuso, un centro diving, un centro velico, un ristorante a chilometri zero, ittiturismo e altre attività legate al chartering nautico. Vogliamo che l’Asinara diventi l’emblema di uno sviluppo che porti non solo benessere economico ma anche un miglioramento della qualità della vita nel rispetto dei valori della società sarda. La Sardegna ha già dato – prosegue l’esponente azzurro-, ha già pagato un prezzo alto alle esigenze nazionali ed è giunta l’ora che abbia una giusta e doverosa compensazione, non decisioni che rappresenterebbero un inaccettabile ritorno al passato. Le finalità indicate dal segretario del SAPPE – ha concluso il forzista- possono essere perseguite in altri siti e non certo portando i jihadisti in un paradiso terrestre, per troppo tempo sottratto alla fruibilità dei cittadini sardi e dei turisti”.

18/11: Richiamare il Governo al rispetto degli impegni.

“Il 18 Novembre è il ricordo di ore drammatiche, dolore, morte e devastazione. A due anni dai tragici eventi del 2013 restano ancora impresse negli occhi, nel cuore e nella mente la disperazione di tante famiglie, di imprenditori, di intere comunità”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale ricorda l’alluvione del Novembre 2013. “Altrettanto indelebile – prosegue l’esponente azzurro- è la rabbia per una Sardegna lasciata sola da un Governo che, dopo le passerelle, le strette di mano e le promesse, ha dimenticato ogni impegno una volta spenti i riflettori dei media. E’ stato così con il Governo Letta – prosegue l’esponente azzurro- ed è ancora così con l’esecutivo guidato da Matteo Renzi, che ha governato per 21 mesi dei 24 trascorsi dai tragici eventi del 2013. Non solo non sono arrivati i soldi promessi per aiutare Olbia e le altre zone colpite a risollevarsi dal post alluvione, ma ancora oggi si continua a tenere un atteggiamento distratto e irresponsabile: anche dinanzi al ripetersi di una gravissima situazione di pericolo negli scorsi mesi, nessuno a Roma ha fatto qualcosa, se una fugace apparizione per  le solite conferenze stampa del giorno dopo con successiva evasione dalle proprie responsabilità. Ecco perché non ci si può fermare alla memoria, ma si deve continuare a rivendicare le risorse e le azioni promesse, senza sconti, senza prestarsi ai giochi mediatici di un Governo che brilla solo per gli annunci a vuoto. E’ una battaglia che non ammette diserzioni, che richiede coraggio e la sensibilità di anteporre l’interesse della collettività a quello della fazione. Noi non dimentichiamo – ha concluso Cappellacci- e non consentiremo al Governo, a nessun Governo, di continuare con questa vergognosa, irresponsabile amnesia”.